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venerdì 21 marzo 2014

Il Congresso di Enna e le dichiarazioni di Lo Porto sulla situazione del Teatro Massimo Bellini


Un altro ufficio stampa è stato brutalmente cancellato, un altro collega è vittima della "lupara bianca della politica e della burocrazia". Dal 1° gennaio di quest'anno il Teatro Massimo Bellini di Catania, ente regionale,  non comunica più con l'esterno, con gli organi d'informazione, con decine di migliaia di appassionati della musica lirica e sinfonica.
L'Associazione Siciliana della Stampa, segreteria di Catania, segue con attenzione l'evolversi della vicenda, anche in seguito al recente incontro con l'assessore regionale Stancheris. 
«Non vogliamo che anche al Teatro Massimo Bellini, eccellenza tra le istituzioni culturali siciliane, si pensasse di poter trovare soluzioni pasticciate per la gestione dell'ufficio stampa. Alcuni amministratori pubblici sono stati già denunciati alla magistratura, altri hanno evitato in extremis di essere denunciati, per atti in contrasto con la Legge 150  e in violazione di altre leggi; alcun sindaci saranno prestissimo messi in mora»ha dichiarato il segretario provinciale di Assostampa, Daniele Lo Porto. 
La dirigenza del sindacato dei giornalisti, che è uscita ancora più rafforzata dal Congresso di Enna, ha deciso la "tolleranza zero" nei confronti dei "furbetti del palazzo". 
«Siamo disponibili al confronto per trovare soluzioni, non siamo più disposti a tollerare distrazioni, mancanze e incapacità all'interno di enti pubblici, soprattutto quando ci si veste da paladini della legalità. Questo vale anche  per l'ente regionale Teatro Massimo Bellini di Catania», ha ribadito ancora Lo Porto.

La redazione

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