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venerdì 8 marzo 2013

Benedetto XVI: il pastore smarrito


Benedetto XVI: il pastore smarrito


E se per una volta fossero le pecorelle a smarrire il pastore?  

Una domenica mattina qualunque, nel piccolo borgo medievale di Castelvittorio in alta Val Nervia, provincia di Imperia, appena 350 anime (pecorelle, in questo caso),  il prelato del paese Don Andrea decide di dare a fuoco alla foto del Papa. Proprio durante la celebrazione. Dinnanzi ai bambini. I fedeli sono sconvolti. Il sindaco Gian Stefano Orengo si catapulta fuori dalla chiesa benedetta e consacrata alla santa messa. Cosa è successo, com’ è possibile che un prete bruci la foto del Santo Padre davanti ai fedeli? Contro cosa si sta ribellando? Evidentemente non accetta la decisione di Papa Benedetto XVI di lasciare la sua carica scelta da “lo Spirito Santissimo” venuto in Terra e fattosi uomini e cardinali durante il Conclave per eleggerlo col massimo delle onorificenze. 
Non è possibile, infatti, che un uomo comandato da Dio rinunci ai suoi “doveri sacri” lasciando in un momento critico come questo la storia alla sua ventura. Certo i motivi di salute potrebbero essere una giustificazione, ma non bastano; ricordiamo tutti l’esempio di Papa Giovanni Paolo II, una figura a cui certo il nuovo Papa avrà fatto riferimento in questi ultimi otto anni di ministero sacro. Saranno forse le piccole magagnette bancarie ad averlo sconvolto? O forse le saltuarie imprese omicide dello stesso Ior? Certo, giunge strano che proprio a lui sia arrivata così tardi la notizia di questi piccoli vizi dell’affezionata banca vaticana… certi omi...suicidi” risalgono ormai al 1982, quando Roberto Calvi fu trovato impiccato a Londra.
O forse le sue “dimissioni” sono frutto del disgusto per il mondo perverso della pedofilia all’interno della Chiesa? Ah già, no non può proprio essere, fu lui, allora Ratzinger, segretario vaticano, a prendere provvedimenti per insabbiare i vari scandali.
Dunque cosa? Paolo Gabriele? Il segretario che spacciava documenti personalissimi del Papa? No, a lui è stato concesso il perdono ed è stato messo a tacere con un bel “contentino” dal “paparino/padrino”  che consentirà all’ ex maggiordomo di vivere in serenità per il resto dei suoi anni, senza lavorare, con l’allegra famigliola, amen. Claudio Sciarpelletti, il tecnico informatico che faceva da tramite con i dossier privati del vaticano? No no no! Lui no, anche se ha collaborato con Vikileaks è stato semplicemente spostato di dipartimento. Perfetto. Tutto perfetto.Un attimo. Allora da cosa è scandalizzato il Papa? Il Santo Padrin... ehm! “Padre” incorrotto ha lasciato la sua carica perché malato e sdegnato per gli scandali che stanno avvenendo all’ interno della Chiesa, addirittura lasciando una lettera che potrà leggere solo il nuovo Papa appena verrà eletto…
Che nella lettera ci siano le indicazioni per come diventare al meglio il nuovo Boss? Della Santa Chiesa, si intende.

Giulia Torrisi

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