Intervista agli studenti, Jacopo Torre:
perché entrare in politica
CATANIA – FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
Jacopo
Torre:
«Correrò
per il consiglio comunale di Mascalucia»
Raggiunto in aula, al termine
delle lezioni, Jacopo Torre ci ufficializza la sua scelta di candidarsi alle
amministrative del Comune di Mascalucia che si terranno in primavera. Pensieri,
motivazioni e obiettivi di quella che lui stesso ha definito una candidatura doverosa
nei confronti dei giovani.
Buongiorno Jacopo e
grazie per la disponibilità. Iniziamo subito con una domanda importante: A cosa
è dovuta questa scelta di entrare in politica?
«Premetto il fatto che la politica fa parte della mia vita sin dai
tempi del liceo, ma mai l’ho fatto in maniera diretta. Adesso però ho scelto di
mettermi in gioco in prima persona e non stare più a guardare l’operato degli
altri, buono o cattivo che sia. Poi, basterebbe camminare per le strade del paese
e parlare con la gente
per capire il motivo di questa scelta. La gente è stufa e quando
si parla di politica e tenta subito di deviare il discorso. Io vorrei che la
politica non venisse vista più come una brutta bestia, ma come risorsa
essenziale per ogni singolo cittadino. Come ho anche ribadito sin dall’inizio
ai miei coetanei, voglio essere il loro rappresentante politico all’interno
delle mura del municipio. Presente non solo per la campagna elettorale ma prima,
durante e dopo. In questi ultimi anni di amministrazione noi giovani abbiamo
avuto ben poco; si è creato un distacco tra quella che è la vita politica e la
vita dei cittadini portando ad un altissimo livello di malumore.»
Voci di corridoio
parlano di un suo appoggio alla candidatura a sindaco di Giovanni Leonardi. Vorrebbe
spiegarsi meglio?
«Certamente. Quando ho deciso di intraprendere questa strada ho
dovuto innanzitutto scegliere un candidato sindaco che rispecchiasse i miei
ideali e che avesse a cuore le esigenze di noi giovani. Abbiamo deciso di sposare
il progetto civico di Giovanni per garantire in primis quei servizi essenziali
di cui la comunità ha bisogno.»
Buoni propositi e
intenzioni: se venisse eletto quali sarebbero le sue priorità?
«Una cosa che di certo posso promettere è il mio più totale impegno
e rispetto nei confronti di tutti. Per quanto riguarda il resto, con gli altri
candidati stiamo lavorando a questo progetto civico per garantire prima di
tutto le basi alla cittadinanza. Bisogna prima partire dalle fondamenta,
garantire i servizi socio-sanitari e l’assistenza scolastica. Una volta colmate
queste esigenze si potranno intraprendere successivamente altri discorsi. In
ogni caso, mi impegnerò sin da subito per garantire l’agibilità e la vivibilità
dei campetti ubicati nella zona cimitero e alla creazione di uno sportello
universitario per i giovani studenti.»
C’è addirittura chi
azzarda un paragone con Toti Lombardo, data la sua giovane età e la presenza in
politica di suo
fratello.
«Mi lusinga, ma è un paragone che non sta né in cielo né in terra.
Stiamo parlando di due mondi totalmente
diversi. Mio fratello Giancarlo è consigliere comunale uscente nel
comune di Tremestieri Etne, ma ogni Comune ha una storia a sé. Ogni paese
presenta caratteristiche ed esigenze diverse.»
Cosa in particolare
le resterà o l’ha colpita in questa nuova esperienza?
«Mi ha colpito l’entusiasmo dei giovani e la voglia di far bene da
parte di tutte le persone che mi stanno sostenendo. Amici, compagni, colleghi
di lavoro e colleghi d'Università, tutti nel loro piccolo stanno contribuendo
per arrivare ad un buon risultato. Un dato particolare che mi ha colpito è la
numerosa presenza delle giovani ragazze; non è facile far avvicinare il mondo
femminile alla politica e questa è una cosa che mi rende davvero orgoglioso.
Puntiamo a fare bene.»
Enrico Riccardo Montone
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