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domenica 8 luglio 2012

Università


I meeting della Facoltà di Lettere e Lingue di Catania

Incontro/dibattito con Enzo Bianco

Nel pomeriggio di venerdì  6 luglio, presso la segreteria politica del senatore Enzo Bianco di via Etnea, si è tenuto un meeting organizzato dal professor Carlo Giorgio Cappello, docente di Comunicazione ed Analisi dei Media alla facoltà di Lettere e filosofia di Catania. All’evento ha partecipato l’ex assessore provinciale Daniele Capuana e vi è stata anche la presenza di numerosi studenti del corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Dopo un’introduzione da parte dei già citati ospiti, c’è stato spazio per le domande degli studenti riguardo ai vari argomenti d’attualità che interessano la città di Catania ed il suo hinterland: efficienza dei trasporti pubblici, utilizzo dei fondi europei e il miglioramento delle infrastrutture della Playa. Il senatore Enzo Bianco, tra gli anni '80 e '90 del secolo scorso, ha ricoperto la carica di sindaco di Catania venendo a contatto con le problematiche della realtà catanese e siciliana. Negli ultimi anni l’Italia sta attraversando una fase di crisi economica e le risolse su cui il Bel Paese può puntare per rilanciare il proprio PIL sono rappresentate dalla formazione e l’istruzione dei propri giovani. Questo concetto non è stato compreso dalla classe politica e con le ultime riforme scolastico/universitarie, anziché potenziare il settore della formazione si è scelto di fare dei tagli, le cui conseguenze si riverseranno sulle future generazioni. Delle condizioni di difficoltà dell’Italia e dell’Occidente ne stanno approfittando le economie emergenti come la Cina, divenuta ormai una vera e propria “potenza mondiale”. Il discorso si è in seguito spostato sulla Sicilia, regione che sta pagando la scellerata gestione degli ultimi tempi; basti pensare che solo una parte dei fondi europei ad essa destinata  sono stati persi, mentre la restante parte di finanziamenti, se non spesi entro il gennaio 2013, rischiano di ritornare indietro a Bruxelles. Tali fondi, se ben impiegati, potrebbero rilanciare la Sicilia e creare migliaia di posti di lavoro, in una regione dove ogni anno tanti giovani neolaureati emigrano a causa delle poche opportunità di occupazione che si trovano. Oltre ai fondi europei, per rilanciare l’economia di Catania e della Sicilia, ci vuole una politica che possa agevolare e facilitare gli imprenditori che vogliono investire nel territorio siciliano. Spesso l’imprenditoria è ostacolata dalle lungaggini burocratiche e di conseguenza chi vuole investire in Sicilia è costretto ad andare altrove.
                                                                                                                                                                   Davide Sirna

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