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domenica 8 aprile 2012


L’eco della metropolitana di Catania




Indubbiamente, nell’immaginario collettivo, la metropolitana ha da sempre esercitato un grande fascino. Un rumore d’acciaio anticipato da lontano arriva come un fischio stridente, così fuggente e fuori dal tempo della città, e se ne va, trasformandosi nell'immagine di un massiccio treno a pochi centimetri dalla linea di sicurezza che non deve essere valicata. Ogni metrò ha una propria storia: a Catania è stato inaugurato il primo tratto il 27 giugno 1999, con una lunghezza di 3,8 km ed una potenza di 300 V di corrente elettrica. Usufruirne costa € 0,90 a corsa. Sebbene i propositi fossero incoraggianti, il tratto attualmente attivo è quello che collega il Borgo al Porto. Seppur siano previste corse cadenzate ogni quindici minuti, il servizio non è del tutto efficiente per una città come Catania. Purtroppo la crisi smantella tanti progetti, come quello di costruire un centro urbano  affine alle grandi metropoli del Nord Italia. È dunque possibile che Catania possa reggere un confronto con queste ultime?
Al momento i lavori  relativi alle tratte Borgo-Nesima e Galatea-Stesicoro sono  in fase di completamento, quando la tratta Paternò-Misterbianco Centro è in attesa di finanziamenti necessari. Fortunatamente, il progetto di abbattimento degli Archi della Marina per far posto alle linee ferroviarie dei nuovi percorsi è stato abbandonato in difesa del nostro patrimonio culturale. Questa può considerarsi una delle poche battaglie vinte dai cittadini. Ad ogni modo, quanto sarà lunga l’attesa? E intanto, nelle gallerie sotterranee, su occhi catatonici scorrono paesaggi suburbani e frettolosi professionisti o pendolari con auricolari viaggiano ogni giorno su ruote di metallo.
È giusto che si usufruisca dei soldi pubblici per la metropolitana o sarebbe (o sarà) solamente uno spreco? Catania, un tempo la Milano del Sud, aspetta ancora di tornare ad essere una fotografia da film kolossal.
Se volete conoscere e ascoltare alcune opinioni, potete guardare l'intero video sul sito www.vocidicitta.it.

Benedetta Spampinato



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