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lunedì 30 aprile 2012

Il dottor morte: Gunther von Hagens


Il dottor morte: Gunther von Hagens




Così come il mondo è in continua evoluzione lo stesso può dirsi dell’arte e delle sue più piccole sfaccettature, e quando l’arte stessa incontra la scienza o meglio ancora l’anatomia,  lo strano risultato ottenuto altro non è che il processo di plastinazione, la tecnica che viene spesso utilizzata per l’imbalsamazione e la conservazione di esseri viventi - attraverso derivati di silicone - e che è stata inventata dal tedesco anatomista Gunther von Hagens. Suddetta tecnica viene oggigiorno considerata una vera e propria scoperta scientifica. Semplicemente si tratta di un corpo umano formato dal 70% da ossigeno che viene tagliato e colorato.
Il dottor morte, così soprannominato dai media, sembra aver raggiunto un punto di coesione tra ciò che viene studiato dalla scienza e ciò che viene apprezzato dall’arte tramite il rimodellamento e la sostituzione di singole parti umane. Come se, un’artista qualsiasi, piuttosto che lavorare con un martello e uno scalpello su un pezzo di marmo, utilizzasse invece come fonte primaria del suo lavoro le carni ormai morte di un individuo. Eppure questa nuova arte che può per un attimo sembrare meravigliosa e innovativa è stata oggetto di moltissime critiche. Sensazione e scalpore sono la chiave dell'arte moderna e se Manet aveva creato uno scandalo mostruoso per aver ritratto una donna nuda senza alcun tipo di allegoria da impersonificare, Gunther è riuscito a scavalcare i canoni di un’era artistica moralmente adatta al tempo in cui si viveva.
Il plastinatore, però, sembra aver esagerato: un’idea contrapposta a quella di creare delle vere e proprie sculture di carne è stata infatti quella di vendere, dopo aver visitato una delle sue mostre, souvenir di alcuni corpi come parti di arredamento; lo stesso dicasi di orecchini e collane, bigiotteria fatta di carne insomma. Dunque, viste le critiche sollevate - trattasi di oltraggio all’etica - l’idea è stata ritirata dal commercio ed eliminata dal suo sito internet.
Negli ultimi tempi l’artista, o presunto tale, sembra essere stato conosciuto da più di dieci milioni di persone, alcune delle quali hanno deciso di donare alla sua organizzazione il proprio corpo così da subire il processo di imbalsamazione capace di rendere questi volontari apparentemente eterni, ovviamente dopo la morte stessa.


Alex Piazza

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