Sito ufficiale

Seguici sui nostri social: Facebook Twitter Google Plus

domenica 25 maggio 2014

Julio Larraz: pittura cubana a Catania


Dall'8 marzo all'8 giugno 2014, la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania (via Vittorio Emanuele, 122) sta ospitando una mostra del pittore cubano Julio Larraz, classe 1944. L'artista, ora attivo in Florida, è stato per anni illustratore e disegnatore, salvo poi dedicarsi alla pittura a partire dagli anni ’70, con i «piedi ben piantati nel Novecento, tra il surrealismo di Magritte, l'esplorazione metafisica di de Chirico, l'iperrealismo di Hopper e il paesaggismo pop di Hockney», come ben sintetizza IlSole24Ore.

La mostra, intitolata Del mare, dell'aria e di altre storie, comprende la produzione di Larraz dal 1975 a oggi, è scandita da frasi rilasciate sotto intervista dallo stesso pittore ed è suddivisa perlopiù per aree tematiche che per fasi temporali.

Ad aprire il percorso è His last dream, un olio su tela il cui soggetto è un uomo di spalle che osserva la grande vasca di un acquario. Tale immagine è già rappresentativa delle costanti care a Larraz: in primo luogo i paesaggi acquatici, ora sconfinati e ora ridotti a poche pennellate sullo sfondo, ora raffiguranti il Mar dei Caraibi e ora l'Oceano Atlantico, ora in tempesta e ora emblema della calma più assoluta; e, in secondo luogo, l'adozione di un punto di vista insolito, che spesso porta a “ritagliare” una scena con contorni inaspettati e con una focalizzazione. Si rivela, inoltre, necessario osservare nei dettagli ciascuna tela per coglierne, al di là dei colori accesi e sempre in equilibrio fra loro, i riferimenti spesso mitologici - Polifemo mentre scaglia dei macigni contro Ulisse o Icaro che precipita come una meteora nei pressi di una moschea - oppure le rivisitazioni di nature morte simboleggianti l'uno o l'altro corpo celeste del Sistema Solare.


Fra un corridoio e l'altro spiccano, inoltre, giovani nude che popolano deserti, camere da letto e navi ad ammaliare con le proprie forme tanto quanto fanno con l'arte della parola o della forza; a pochi metri di distanza, dittatori politici di ogni sorta. Sono di tale calibro i soggetti che popolano l'atmosfera della Fondazione: suggestioni sempre in movimento, che non fanno che meravigliare gli osservatori di fronte all'esempio di un'arte moderna che accoglie e rielabora una tradizione secolare senza necessariamente violarla o rinnegarla, peraltro servendosi di titoli spesso allusivi, onirici, a propria volta portatori di stupefacenti significati.


Ha scritto, a proposito dell'artista, Luca Beatrice: «Nei suoi occhi sopravvive l'immaginario di un arcipelago dai contorni amati che si contamina di un database di storie universali […].» Simili storie sono forse più che altrove apprezzate proprio in Sicilia, luogo accomunato alla patria di Larraz dal carattere insulare ricco di un nostalgico fascino tutto da (ri)scoprire e da celebrare.

Eva Mascolino

Nessun commento:

Posta un commento