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venerdì 1 giugno 2012


Hollywood, la storia della sua scritta


Il celeberrimo emblema che sorge sulla pendenza del Mount Lee di Los Angeles, è il biglietto da visita del cinema internazionale di tutti i tempi, ma non solo. Il vero movente della sua creazione, è stato pubblicizzare un mucchio di quartieri in costruzione. Padre di cotanto pregio è il Signor Thomas Fisk Goff, nato nel 1890 e deceduto nel 1984. A lui, due costruttori edili sottrassero il diritto di mantenere il nome primordiale della scritta, sostituendolo in Hollywoodland, che in futuro, mediante il processo di ricostruzione a nome della Camera di Commercio, tornò ad essere Hollywood. Lettere alte quattordici metri e larghe dieci, in realtà, avevano "firmato" un contratto così da poter albergare sul monte per una durata complessiva di un anno e mezzo, prima che queste stesse venissero buttate giù. Con il germogliare della fabbrica cinematografico confermarono la loro fama di simbolo prestigioso e non furono più demolite. Non è tutto oro quello che luccica: sotto la scritta, infatti, pullulano numerosi aneddoti dalla cornice vandalica, altrettanti incendi appiccati dai teppisti, fino ad arrivare al tanto discusso suicidio che ha avuto luogo lo stesso anno di nascita della scritta, vale a dire il 1923. L'attrice Peg Entwistle si lanciò dalla lettera "H", danneggiata, come se non bastasse, anche da Albert Kothe, il quale, guidando in stato di ebbrezza, si schiantò contro. Neppure recentemente si è riusciti a stare in tranquillità: il ributtante ritrovamento di una testa mozzata maschile, ha diffuso scalpore in mezzo alla popolazione americana.
A rincorrere la "macabra palla", due cani a spasso con le rispettive dog sitter.
Attualmente l'intera area è protetta da un cavilloso sistema d'allarme, in aggiunta a una barriera di sicurezza; ecco perché per avvicinarsi si deve percorrere l'Hollywood Boulevard. Benché l'emblema di Los Angeles esista dalla desueta bellezza di ottantanove anni, il pericolo ha rischiato di sradicarne le radici a causa della vendita del terreno. Da subito è partita la missione di salvataggio che ha visto l'intervento di Hugh Hefner, padrone della rivista Playboy, ricco miliardario che ha generosamente devoluto la cifra di 970.000 dollari. Come lui, altre Star hanno partecipato alla mega raccolta conferendone altri 30.000 a lettera; fra queste spiccano i nomi dell'attore Tom Hanks e quello dell'autorevole regista di E.T. l'extra terrestre, Steven Spielberg.


Alfio Vecchio

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